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I PRIMI DELLA CAPITALE..NATI NEL 900'

sabato 19 novembre 2011

Il Parere di Furio Focolari su Napoli-Lazio....


ROMA-La Lazio è arrivata al bivio. Ora è il momento di verificare se saprà scegliere la strada giusta per continuare il suo cammino in questo campionato. In realtà non ci sono alternative, visto che un bivio è formato da due sole strade. Perdere a Napoli significherebbe riporre nel cassetto una parte dei sogni di gloria. Una parte, non tutti. Ma proprio quella parte che i tifosi hanno forse paura di mettere in risalto, ma nella quale, sotto sotto, cominciano a credere. D'altronde questa è la squadra di Miroslav Klose e di Hernanes e di Diaz e di Cisse, perché allora mettere eccessivi limiti all’immaginazione? La parola scudetto, si sa bene, non è facile da pronunciare. E’ una parola ingombrante e molto rischiosa che normalmente usano nel loro vocabolario soltanto quelle tre squadre. Le solite tre, inutile fare troppi giri di parole: Milan, Inter e Juventus. Però quest’anno le cose sembrano un pochino diverse dal solito e potrebbero anche andare in maniera diversa. Ma bisogna crederci con forza e non crearsi alibi del tipo “ma manca Diaz, manca Klose”. Certo le assenze del difensore brasiliano e dell’attaccante tedesco pesano come due macigni sul corpo della squadra, ma se si vuole essere “grandi” è proprio questo il momento di dimostrarlo. E, per rimanere in tema, ricordo a tutti che lo scorso anno la Lazio giocò a Napoli forse la sua più bella partita della stagione, che terminò con una sconfitta solo per l’operato dell’arbitro Banti, capace di non vedere un gol regolare, di assegnare un rigore che non c’era e di espellere Biava colpevole di nulla. Però è anche il caso di ricordare che quel giorno la squadra si presentò in campo con Bresciano e Garrido, due giocatori che probabilmente non troverebbero spazio neanche nel Cesena.
I giocatori sono importanti, ma contano soprattutto le motivazioni e di quelle dovrebbero essercene tante. Conta “sfoderare” un giusto approccio alla gara e soprattutto avere la capacità di giocare costantemente su ritmi molto alti, che saranno quelli imposti dal Napoli. Conta scendere in campo con una grande concentrazione e con la consapevolezza di essere forti, molto forti anche con assenze importanti. Poi, certamente, conta anche trovare la formazione giusta e il modulo giusto. Sembra che Reja si metterà a tre in difesa sistemando Konko e Lulic sulle fasce per contrastare le possibili incursioni di Maggio e Dossena. Ci può stare. Però mi permetto di suggerire un’altra soluzione, il 4-5-1. Lo stesso modulo che fu messo in campo nell’ultima mezz’ora a Firenze. In quella partita la differenza la fece soprattutto Matuzalem, un giocatore che quando sta bene fisicamente è in grado addirittura di fare la differenza. In questo disegno tattico Lulic starebbe molto più alto e, forse, limiterebbe ancor di più le discese di Maggio. Il tutto nella speranza che lì davanti Cisse si ricordi improvvisamente che è stato capocannoniere in Grecia negli ultimi due campionati e che ha segnato circa 250 gol in carriera.

Fonte: Esse Laziali1900MCM Blogger.com

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