Image and video hosting by TinyPic

I PRIMI DELLA CAPITALE..NATI NEL 900'

lunedì 28 novembre 2011

Esse Laziali1900MCM - Il parere di Mazza su Lazio-Juve


ROMA-Sarebbe sbagliato dare alla sconfitta con la Juventus un significato superiore alla realtà dei fatti. Vero: la Lazio ha trovato sul suo cammino una squadra più forte, anzi di sicuro la migliore incontrata fino a questo momento, la più assetata di vittorie e di riscatto dopo molti anni (troppi per la Vecchia Signora) trascorsi in purgatorio ad espiare colpe di suoi dirigenti senza scrupoli. Ma l’altra sera, all’Olimpico, non c’è stata nessuna sentenza della storia. Piuttosto, gli osservatori più attenti hanno visto che a questa Lazio manca ancora qualcosina per diventare grande davvero. Questo non significa che sia condannata a un cammino nelle retrovie della classifica. Anzi, i tre punti persi contro i bianconeri potrebbero essere uno sprone per ripartire con maggiore impegno. Obiettivo: recuperare subito il terreno perduto. Il primo posto è ancora lì, a tre passi. E la Juventus, per ribadire il primato e tentare la fuga, dovrà passare domani all’esame del Napoli. Insomma, il gol-partita di Pepe ha spezzato il sogno della Lazio, ma non deve intaccarne le ambizioni. La Juve è apparsa più squadra, capace di gestire con esperienza le fasi più delicate dell’incontro, quando la pressione dei biancocelesti si faceva più insistita. Ma la Lazio poteva andare in vantaggio. L’avrebbe fatto con pieno merito se un fallo di mano nettissimo su tiro di Rocchi fosse stato visto e sanzionato dall’arbitro omonimo. E poteva pareggiare se Buffon non avesse confermato la sua grandezza (bravissimo anche Marchetti dall’altra parte) e se Hernanes non avesse colpito un palo. No, la Lazio non ha demeritato. Ha fatto quanto era nelle sue gambe. Ha attaccato prudentemente, ma senza paura, nonostante Klose stavolta non sia stato decisivo e abbia impressionato  soltanto per un paio di discese inarrestabili. Si è difesa con ordine commettendo pochi errori, anche se là in mezzo ha brillato nuovamente la stella di Diakitè, che si sta imponendo come uno dei più forti difensori del campionato. E’ la Juventus ad avere impressionato, per saggezza tattica e per controllo della zona centrale del campo, laddove Ledesma ha troppo sbagliato e Brocchi è stato presto costretto al forfait. Certo, a fine gara, mentre il pubblico applaudiva generosamente la squadra sconfitta che nulla aveva da rimproverarsi, i rimpianti erano molti. Hanno confortato le dichiarazioni del giorno dopo, impregnate di voglia di riscatto immediato. Il resto di sicuro lo farà Reja, che in questi due anni si è rivelato bravissimo a sbrogliare le matasse più intricate e a ridare vitalità alla squadra quando ce n’era più bisogno. Proprio come adesso. L’ideale sarebbe considerare la cessione del primato in classifica come un’opportunità, per fare la corsa su se stessa senza guardarsi alle spalle con ansia crescente. Niente tabelle, per carità. Ma il calendario prima della sosta di fine-anno lascia alla Lazio – sulla carta – notevoli margini di recupero. Quattro gare, di cui tre all’Olimpico, altrettante occasioni preziose per riprendere a vincere di fronte ai propri tifosi: Novara, Udinese e Chievo, con una sola trasferta, quella di Lecce. Si tratta di partite da cui ricavare il massimo di vittorie e di punti, soprattutto nello scontro diretto coi friulani: in palio il ruolo di squadra rivelazione. Se il sogno è sospeso, la Lazio ha la possibilità di riprendere a volare. Dipende solo da lei.

Fonte: Esse Laziali1900MCM Blogger.com

Esse Laziali1900MCM - Cissè..un Bomber in cerca di goal...


ROMA- Djibril Cissè,un leone in pieno letargo o in via d estinzione fate voi..verrebbe ironicamente da dire questo guardando lo score,abbastanza anomale del Bomber francese,un giocatore abituato a segnare 15-20 goal l anno,un giocatore che probabilmente ancora non si è ambientato completamente nel campionato nostrano..un attaccante che probabilmente doveva essere inserito subito nel secondo tempo e non negli ultimi 25 minuti di gara..non sappiamo cosa possa girare nei pensieri di Cissè,certamente la Lazio si aspettava il Bomber,quel Bomber che con il Panzer avesse diviso goal su goal,invece guardando lo score si nota come il Panzer sia tornato Bomber e decisivo come negli anni migliori del tedesco e come invece il francese sia in netta involuzione rispetto alle esperienze passate,soprattutto in grecia...certamente questa sua astinenza dal goal ora comincia a far pensare non solo i Tifosi della Lazio ma anche la dirigenza Laziale..le qualità di cissè nessuno le mette in dubbio,però alla Lazio servono i goal,e quei goal non possono arrivare solamente da Klose...che possa clamorosamente andare via a Gennaio?sarebbe abbastanza clamoroso,visto che Djibril sbarcò a roma "solamente" questa estate con l intento di fare grande la Lazio..sin'ora nelle sue prestazione,buone gare condite da assist decisivi..ma quei assist devono arrivare da altri giocatori,non da Cissè..il francese vuol tornare goleador,ma la Lazio non lo aspetterà in eterno...le sue parole dopo la sconfitta con la juve  "Non ho dormito per la sconfitta, ma ora pensiamo al Vaslui"

Fonte: Esse Laziali1900MCM Blogger.com

Esse Laziali1900MCM - Brocchi tiene in ansia il centrocampo della Lazio..


ROMA- Allarme Brocchi..il centrocamposta Laziale si è infortunato sabato sera durante Lazio-Juve.
Una forte contusione che però dovra essere confermata o meno dalla Paideia..nel centrocampo Biancoceleste in assenza di Mauri e Matuzalem,Brocchi diventa indispensabile..Reja può utilizzare Cana al suo posto,ma l albanese sembra ancora non si sia ben abituato alla nuova realtà italiana e viene considerato di conseguenza una secondo scelta che però dovrà essere utilizzata per forza di cose se Cristian non ce la dovesse fare..il centrocampista Sabato voleva rientrare anche in campo nel secondo tempo,quindi si presume che la contusione possa risolversi prima di Giovedi..Reja farà turnover probabilmente,mantenendo però un livello alto di squadra,anche perche da Vaslui passerà la qualificazione alla fase eliminatoria e soprattutto perche lunedi con il Novara ancora allo stadio Olimpico,c'è un campionato Laziale da far ripartire.

Fonte: Esse Laziali1900MCM Blogger.com

Esse Laziali1900MCM - Tommaso Rocchi"Non siamo stati inferiori. Penso di essermi reso pericoloso"


ROMA- una gara persa di misura,una gara persa per un unico,diremmo maledetto errore difensivo commesso dalla squadra Biancoceleste in tutti i 90 minuti complessivi di gara..una partita giocata bene nel primo,ottimamente nel secondo..una Lazio sfortunata e danneggiata in quella mano di Barzagli che,sabato sera fa tornare i fantasmi di una compagine,quella Bianconera,che vinceva per qualche aiuto arbitrale di troppo.
La Lazio ha giocato un buon calcio Sabato,un calcio tecnico,maschio,ma purtroppo questo non è bastato contro una Juventus forse più cinica in quell unico episodio che poi l ha portata alla vittoria.La squadra Biancoceleste non ne esce assolutamente ridimensionata,anzi ne esce fuori con la consapevolezza di essere una grande squadra e con consapevolezza soprattutto che le prossime tre gare,Novara,Lecce e Udinese e 2 su tre si disputeranno allo stadio Olimpico serviranno alla Lazio per ripartire e per assestarsi li nelle prime tre posizioni di campionato aspettando un mercato a Gennaio che si preannuncia da grandi nomi..Tommaso Rocchi dopo la gara con la Juve,ha parlato della gara giocata dalla Lazio e della sua prestazione,una buona prestazione a cui è mancato solamente il goal  "Non siamo stati inferiori. Penso di essermi reso pericoloso"

Fonte : Esse Laziali1900MCM Blogger.com

domenica 27 novembre 2011

Esse Laziali1900McM - Corsi e ricorsi storici: la Juve e certi episodi che si ripresentano... Ma questa è una Lazio che deve sognare


ROMA-Corsi e ricorsi storici, ne parlava Giambattista Vico nel XVIII secolo. S’intenda che la storia non vive di un progresso continuo, ma ripresenta situazioni e avvenimenti in fasi molto simili tra loro. La ricorrenza di situazioni e il ripetersi di esse, una costante nella storia dell’uomo: “historia se repetit”, sia tra i singoli che nella collettività. E, sembrerà un po’ azzardato, anche il calcio fa parte della pluralità, della vita umana nell’epoca moderna. Il calcio, la squadra del cuore, la Lazio in particolare. Una Lazio che, oggi, si trova a fare i conti con una sconfitta amara, maturata dopo una partita giocata ad armi pari. Una squadra, quella biancoceleste, che si trova a combattere con l’aspro sapore del rimpianto. Sì, Hernanes e compagni ci hanno messo del loro fallendo occasioni da gol e facendosi beffare da un contropiede portato avanti da soli due giocatori avversari, ma siccome la vita e il calcio vivono anche –se non soprattutto- di episodi, allora ecco che Reja se la deve vedere con la storia che torna a presentare un conto sempre uguale e ogni volta più duro da accettare. Perché quando al 30’ del primo tempo, Tommaso Rocchi provava il pallonetto su Buffon che, ormai a terra venia scavalcato dal pallone, tutto l’Olimpico era pronto a gridare al gol ma una mano galeotta di Barzagli deviava in angolo la sfera. Se si analizza l’episodio, è facile capire che volontario o meno (e il difensore sembra cercare la palla con la mano) il tocco è decisivo e crea un danno alla Lazio. Danno procurato, fallo di mano che in certi casi (ce lo hanno spiegato l’anno scorso dopo i derby e i falli di Lichtsteiner) non contempla neanche il fattore della volontarietà. Rigore ed espulsione, sarebbe dovuta andare così. Non è andata perché l’arbitro Rocchi non ha visto e neanche il guardalinee (in posizione ottimale) è riuscito a carpire l’episodio. Corsi e ricorsi storici perché poi segna Pepe e al laziale torna in mente lo scorso 2 maggio, quando Chiellini stese Floccari in area sullo 0-0, prima che proprio l’ex Udinese scrivesse il finale più amaro per l’Olimpico. Sette mesi fa era Mazzoleni l’arbitro disattento, ieri è stato Rocchi. Pepe, poi, ha fatto il resto. La Juve, c’è da ammetterlo, è squadra forte, compatta, con individualità di spessore (vedi Pirlo, Buffon, Marchisio, Matri, Vucinic e Vidal) ha vinto giocando una partita tosta, di personalità. Ha vinto, certo, ma non l’ha fatto in modo del tutto limpido. Semplicemente perché quel rigore è talmente solare da fare ombra alla vittoria bianconera. Non è la prima volta che la Juventus va via da Roma lasciando una scia di polemiche. Come dimenticare la rincorsa biancoceleste alla vetta, frustrata per “quel pallone che va verso la mano di Iuliano e non viceversa” nella stagione 97/98.  Non temano, però Reja e i suoi. Quella vista ieri è stata una Lazio gagliarda, che ha giocato alla pari contro una Juventus forte. Meritavano il pari Klose e compagni, privi della loro coppia centrale titolare e di un Mauri sempre decisivo negli equilibri del centrocampo. Non disperi il fantastico pubblico laziale accorso ieri, in massa, allo stadio. Questa è una squadra da vertice, perché tiene testa a tutti anche quando il vento soffia forte in senso contrario: perché prima o poi finiranno gli infortuni e la squadra giocherà al completo e allora sarà un gran bel vedere. I tifosi rimangano accanto ad una squadra che ha bisogno di un appoggio costante come quello di ieri sera, perché per volare è necessaria unità. Adesso si va in Romania, c’è una qualificazione da conquistare e una competizione da onorare. Perché la Lazio l’Europa ce l’ha, ha una settimana piena ma affascinante. Perché sì, le energie che se ne vanno, ma quanto è bello vederla in giro per il Vecchio Continente.

Fonte : Esse Laziali1900McM Blogger.com

Esse Laziali1900MCM - La Lazio e il tabù Olimpico...


ROMA- Lazio corsara in trasferta,ma poco cinica in casa..potremmo definirla cosi la lazio di questo inizio di stagione,una Lazio che gioca bel calcio e che in alcuni momenti diventa estremamente irresistibile,una Lazio che però con la sconfitta,non meritata,in termini di equilibro di gara,con la Juve,dimostra ancora una volta che l Olimpico deve ancora pienamente svegliari.
due sole vittorie in 6 gare,un pò poco per una squadra che ha il giusto potenziale tecnico per assestarsi nelle zone nobili della Serie A..gli scudetto e i grandi campionati si costruiscono con le vittorie in casa..la Lazio questo ruolino sembra averlo invertito con le gare in trasferta avendo uno score di 4 vittorie e due pareggi in sei gare..la Lazio fuori casa mette in mostra insieme alle grandi qualità tecniche e fisiche che la rosa di Reja fornisce in campo,un carattere che in casa si è visto solamente al derby e sabato contro la Juve.
La Lazio può e deve risvegliare lo stadio Olimpico,il campionato è ancora molto lungo,le posizioni di testa sono ancora li,la Lazio è quarta in classifica, il potenziale della squadra e dei singoli permette alla Lazio di reja di recuperare i 3 punti persi con la Juve sabato...le prossime tre gare in campionato diranno se questa Lazio sa smaltire,subito,sconfitte di questo tipo ma noi pensiamo che con una cornice di pubblico come quella di Sabato sera e con una rosa molto forte,costruita quest'estate dalla società Biancoceleste per vincere subito,il rilancio della prima squadra della capitale non si farà attendere molto e ripartirà subito dalla gara casalinga,la seconda consecutiva contro il "piccolo" Novara

Fonte: Esse Laziali1900MCM Blogger.it

sabato 26 novembre 2011

Esse Laziali1900McM - Il parere su Lazio-Juve di Furio Focolari

Aggiungi didascalia

ROMA-Quella di questa sera è una partita da vincere senza se e senza ma. Certo, so benissimo che la Juventus del nuovo corso è una signora squadra con il centrocampo più forte del campionato, ma proprio per questo si deve battere. E’ questo il momento giusto per dimostrare a se stessi, ai propri tifosi e a quegli scettici del Nord (quelli che Ledesma ha chiamato “gufi”), che la Lazio quest’anno non scherza e che vuole gareggiare per il traguardo massimo. Solo vincendo questa partita si potranno zittire gli scettici, altrimenti si rientrerà nella banalissima normalità e, molto probabilmente, si cominceranno a cercare tutte le scuse e le attenuanti del mondo.
Personalmente mi sono stancato di parlare di rigori non concessi o di fuorigioco segnalati a sproposito. Una squadra che sa di essere forte e ha la consapevolezza di poter battere l’avversario di turno, deve riuscirci senza cercare alibi. Se dovessero negarti un rigore evidente (sul tipo di quello non concesso lo scorso anno per il fallaccio di Chiellini ai danni di Floccari), non è proprio il caso di piangersi addosso, cercando chi sa quali congiure di Palazzo. Se sei veramente una squadra forte e consapevole dei tuoi mezzi, continui a giocare sui tuoi ritmi e prima o poi il gol lo fai. I rimpianti sono sempre degli sconfitti e i piagnistei, anche se vengono da giusti rilievi, lasciano tanto amaro in bocca a chi li fa e tantissima “goduria” a chi li provoca. Comunque sarebbe meglio evitarli e per farlo forse basterebbe giocare una grande partita.
Sì, una grande partita, perché la squadra biancoazzurra in questo momento non è al massimo della condizione e deve fare i conti con alcuni infortuni eccellenti. L’assenza di Dias è devastante, ma a pesare di più forse è la precarietà del centrocampo che non può contare più su Mauri e non riesce mai a fare affidamento su Matuzalem. Rinunciare contemporaneamente a due “colossi” di un solo reparto non è cosa semplice, anche se per il momento Reja lo sta facendo con ottimi risultati. Dall’altra parte, invece, la Juventus ha un organico quasi al completo e delle alternative molto valide. Però quella bianconera è una squadra che non brilla in trasferta, anche se i risultati li ha fatti: due pareggi striminziti a Catania e a Verona con il Chievo, una vittoria fortunosa (1-0) a Siena e una buona vittoria a Milano contro una Inter però ancora imballata.
Per battere la Lazio, che ha incassato solo tre gol nelle ultime sei partite e che ha Marchetti imbattuto da oltre trecento minuti, serve una Juventus superiore a quella vista fino ad ora in trasferta. Di contro però anche la Lazio casalinga che abbiamo visto fino ad oggi, quella incerta e balbettante che ha giocato contro Genoa, Palermo e Parma, non può bastare per battere la Juventus. Ecco perché servirà una grande partita. E non basterà affidarsi a Klose o ad Hernanes. Bisognerà giocarla con intelligenza schierando un centrocampo compatto e organizzato da opporre a quello juventino, che è il più forte del campionato. Ma soprattutto si dovranno presidiare con attenzione le fasce laterali perché è proprio in quel settore del campo che Conte di solito costruisce le sue vittorie.

Fonte: Esse Laziali1900McM Blogger.com

Miroslav Klose...il ritorno del Bomber..dall'altra parte un altro ottimo attaccante..Matri...una sfida questa sera che si preannuncia a suon di goal...


ROMA-Stasera torna lui, Miroslav Klose. Il bomber tedesco, spauracchio di tante difese, si ripresenta al centro dell'attacco biancoceleste dopo il forfait di Napoli. Al San Paolo si è sentita enormemente l'assenza del teutonico, la Lazio è rimasta a bocca ascuitta ma è riuscita a portare a casa un punto molto importante, strappato su un campo difficile. Momento d'oro per la compagine di Reja che alle 20:45 di oggi, come riporta il corriere dello sport, è chiamata ad un altro test importante, non decisivo. Una sfida che può testare le reali ambizioni della truppa capitolina, contro la Juventus di Antonio Conte. Partita che si preannuncia bella ancor prima di essere giocata, match al quale partecipa "Mito" Klose, il panzer tedesco, il goleador glaciale. A Buffon ha già segnato, precisamente il 9 febbraio scorso nell'amichevole di Dortmund tra Germania e Italia. Chissà che stasera non riesca a ripetersi, d'altra parte questo genere di gare sono pane quotidiano per il numero 25 di Reja.
Dall'altro lato c'è Alessandro Matri, un ragazzo che a suon di gol e belle prestazioni ha conquistato la Vecchia Signora. L'ex prodotto del vivavio del Milan, è stato in passato vicino alla Lazio, qualche anno fa Lotito lo ha trattato per portarlo all'ombra del Colosseo. Storia passata, ora conta solo il presente, quello che stasera riusciranno a fare due giocatori con il vizio del gol. Come riporta la gazzetta dello sport a firma Davide Stoppini, anche Matri, così come Klose, insegue il sogno di partecipare all'Europeo di Polonia ed Ucraina. Per strappare la chiamata del ct Prandelli vuole fare meglio dello scorso anno dove ha segnato con i bianconeri 9 gol in campionato. Quest'anno è già a quota cinque centri, è sulla buona strada.

Fonte : Esse Laziali1900McM Blogger.com

Esse Laziali1900McM - Ballotta rivive Lazio-Juve: "Una partita come ai miei tempi, quando per vincere dovevi essere davvero forte... Marchetti? il futuro è suo"


Finalmente si gioca. Lazio-Juve è alle porte e l’Olimpico attende il 60 mila che scalderanno i cuori dei propri beniamini nel match più affascinante di questo avvio di stagione. Una sfida al vertice che riporta alla mente i periodi indimenticabili dell’era Cragnotti, quando la prima squadra della Capitale dominava in Italia e Europa dall’alto della sua illimitata potenza.A parlare è proprio uno di quei protagonisti della squadra che strappò il tricolore ai bianconeri nella stagione 1999-2000: Marco Ballotta. Il portiere (alla Lazio dal 1997-2000 e dal 2005-2008), che si rese protagonista in un match indimenticabile a Torino contro una Juve che viaggiava solitaria verso la conquista dello scudetto, è entrato di diritto nella storia laziale. Le sue parate, insieme alla prodezza di un Diego Pablo Simeone formato scudetto, portarono la Lazio a tre punti dalla capolista. Un segnale importante che fece tremare le gambe alla forte compagine torinese di quella stagione, che finì per capitolare nella storica, onesta ultima giornata di campionato contro il Perugia di Calori e Materazzi.  “Sembra un po’ una di quelle partite che giocavamo noi all’epoca :una sfida tra le prime della classe”, esordisce l’ex estremo difensore laziale,” Penso che giustamente sia una gara molto sentita. la gara di questa sera sarà una partita bellissima da giocare per i protagonisti in campo, un match che non ha bisogno di presentazioni”. L’1 aprile al Delle Alpi la sua Lazio giocò una partita destinata ad entrare nella storia, quel Juventus - Lazio terminato sul risultato di 0 a 1 fu proprio  la madre di tutte le partite. Dopo la rete di Simeone , Ballotta fu chiamato a intervenire per ben due volte su uno scatenato Del Piero. I salvataggi del portiere bolognese sono ancora impressi nei cuori dei sostenitori biancocelesti e nella mente del portiere:” Ho dei bei ricordi perchè è finita nella maniera migliore per noi. In quel match riuscimmo a dimostrare tutta la nostra forza. Con la squadra che avevamo meritavamo di vincere lo scudetto”. La corazzata biancoceleste di Eriksson faceva davvero paura. Non a caso poche settimane fa, un autorevole protagonista del calcio internazionale come Alex Ferguson, ha parlato della Lazio di quegli  anni come del team più forte del mondo. Un’idea condivisa dall’ex numero 32 laziale:” Quella era una squadra fortissima. Avevamo tanti campioni in tutti i reparti. Purtroppo prima di vincere lo scudetto lo sfiorammo nella stagione precedente. Avevamo tante partite da giocare quell’anno, quindi capitò che non riuscimmo a portare a casa tutte le competizioni a cui partecipammo. Fu un peccato, vincemmo “solo” la Coppa Italia. L’anno dopo il match di Perugia ci donò quello che ci spettava. Capimmo che per vincere i campionati a Roma devi essere molto più forte delle squadre di Torino e Milano”.
PRESTO PER PARLARE DI SFIDA-SCUDETTO - Questa sera si sfideranno  le due capoliste del torneo ma guai a parlare di partita decisiva. Così come hanno detto durante questa settimana di attesa, Ledesma prima e Reja poi, anche Ballotta non crede che la gara dell’ Olimpico sia già determinate nell’economia della corsa al titolo:” Siamo all’inizio del campionato e una battuta di arresto per entrambe le squadre non determinerà nulla”. Il consiglio di chi ha giocato dozzine di match di cartello non può che essere relativo alla concentrazione che la sua ex-squadra dovrà mettere in campo:”Sarà fondamentale sbagliare poco. Vincerà la squadra che terrà alto il ritmo e sosterrà il ritmo della partita stessa”.  Le ambizioni della squadra di Reja sono alte. Il progetto biancoceleste è importante almeno quanto quella bianconero,  ma la mancanza di impegni europei per la Juve di Conte alla lunga  potrebbe essere un grande vantaggio, parola di Marco  Ballotta:” Penso che la Juve sia favorita nella corsa al titolo  perché riesce a preparare tute le partite nella maniera migliore. Può dedicarsi totalmente al campionato senza distrazioni”.
MARCHETTI - BUFFON: LA SFIDA NELLA SFIDA - La partita dell’Olimpico non sarà solo un match tra due forti squadre. Questa sera sul campo capitolino si assisterà ad una sfida nella sfida: quella tra Buffon e Marchetti. Per Ballotta sarà una battaglia tra il presente ed il futuro: ”Buffon e Marchetti sono due ottimi portieri. Il primo è ritornato in campo dopo una stagione vissuta in tribuna a Cagliari e, dopo essersi scrollato di dosso un po’ di ruggine, è tornato ai suoi livelli. Buffon è ancora numero 1 , poi non stiamo a guardare se ogni tanto può sbagliare, rimane sempre il più forte. Il portiere laziale ha tutto per essere il numero uno italiano, gli manca solo il tempo”. In attesa di riconquistare la fiducia di Prandelli Marchetti sta dimostrando tutta la sua abilità. Purtroppo l'avventura sudafricana nel Mondiale 2010, secondo Ballotta, ha un pò ritardato l'ascese del dell'estremo difensore biancoceleste. Il match con la Slovacchia che sancì l'eliminazione dell'Itlia di Lippi dalla manifestazione non fu una partita ricordare per l'ex porteire del Cagliari:"Marchetti forse è stato lanciato nella mischia troppo presto. Il match con la Slovacchia lo ha visto un po’ patire l' emozione. Non gli è stato dato il tempo di crescere ma il futuro sarà suo", parola di Marco Ballotta.. 


Fonte: Esse Laziali1900McM Blogger.com

Esse Laziali1900MCM - Miroslav Klose "Sono come un pescatore. L'Italia è bella, gioco più lento che in Germania." Poi sulle auto di Djibril Cisse: "Sono gusti, io non voglio Porsche e Mercedes"


ROMA-A tutto Miroslav Klose. Il 'panzer' tedesco torna a parlare in Germania, in tarda serata, di quella che è la sua esperienza alla Lazio. Gli si fa notare come, proprio dal suo ex club, il Bayern Monaco, sia stato esaltato: "Il Klose che stiamo vedendo è forse il più forte dell'intera carriera. Un giocatore intelligente e completo, esaltato dalla nuova esperienza italiana".
Klose dichiara di sentirsi "come un pescatore. Calmo, paziente, oramai esperto. Sentendo il canto degli uccelli e il suono delle onde sono comunque concentrato sull'attimo fuggente. Quello in cui letale, con il gallegiante che va sotto, il pescatore non si lascia sfuggire la preda".
Il calcio italiano gli da una mano: "E' meno veloce di quello tedesco. Le difese, poi, in Bundesliga, giocano 5 metri più avanti e raramente indietreggiano sino agli ultimi 15.
Qualcuno gli fa notare come lui sia un professionista serio, senza passioni da spendaccione: "Si è vero..anche in fatto di auto. Mi basta la mia A3 e la mia Mini." Gli fanno vedere le auto di Djibril Cisse, suo compagno: "Io non ho bisogno di una Porsche o di una Mercedes, va bene cosi". 

Fonte: Esse Laziali1900McM Blogger.com

venerdì 25 novembre 2011

Esse Laziali1900McM - Lazio-Juventus: Liverani "Finisce 2-1. Klose un campione. Aspettiamo Cisse. Zarate? Lo marcavo da fermo"


Fabio Liverani è intervenuto quest'oggi a Cittaceleste Web Radio, durante la trasmissione '1900' sul sito Cittaceleste.it: “E' una bella sensazione lavorare con i ragazzi. Genova mi ha dato questa possibilità di partire subito. Era quello che volevo fare. Ho lasciato il campo, per andare subito fuori dal terreno verde. Gli allievi del Genoa sono una bella realtà. Vorrei un giorno fare l'allenatore. Ho avuto la possibilità d'imparare da tanti”. Il gol contro la Juventus all'Olimpico: “Che ricordo...”

I maestri di Fabio Liverani: “Delio Rossi,Prandelli e Mancini sono stati i miei maestri per quelle che sono le mie idee calcistiche”.

Lazio-Juventus, partita e pronostico: “E' una partita difficile per tutte e due le squadre. La Lazio ha le armi per mettere in difficoltà la Juventus. Serve il ritmo, perchè la Juventus, come il suo allenatore, ha incarnato perfettamente la mentalità aggressiva. Credo che vincano i biancocelesti 2-1, ma se la Juventus dovesse vincere credo che diventerebbe seriamente candidata per lo Scudetto perchè assumerebbe ancora più convinzioni” Cosa mancherà alla Lazio con gli infortuni: “Credo che mancherà qualcosa a livello qualitativo in mezzo al campo. Peccato per l'assenza di Matuzalem e Mauri, ma credo che la tecnica possa arrivare li davanti grazie ad Hernanes ,Klose e Cisse.”

Fonte: Esse Laziali1900McM Blogger.com

Esse Laziali1900McM - Klose e quella sfida infinita con Buffon... E il portiere esalta il tedesco: "E' uno dei pochi bomber rimasti"


ROMA-Torna lui e gli avversari tremano. Miro Klose farà il suo ritorno in campo contro la Juventus, la botta alla tibia è riassorbita del tutto e il tedesco lancia l’assalto alla porta di Buffon. Proprio quel portiere che non è mai riuscito a battere. O meglio, contro cui non è mai riuscito a cogliere una vittoria importante, decisiva. L’Olimpico si riempie anche per lui, soprattutto per lui. A 33 anni ha riportato entusiasmo, a riconsegnato un idolo e un campione assoluto al pubblico biancoceleste. Ma Klose, domani, vuole vincere la sfida con Buffon. Ce l’ha fatta solo una volta: era il marzo del 2006 e si giocavano gli ottavi di Champions. Klose militava nel Werder che vinse 3-2 contro la Juve. I bianconeri, però, ribaltarono il punteggio al ritorno e quindi quel successo risultò vano ed effimero. Nel 2009, Miro, ci ha riprovato con la maglia del Bayern, ma all’Allianz Arena il fortino juventino resistette. Come riporta la Gazzetta dello Sport, a firma Davide Stoppini, i precedenti con la Nazionale, poi, non aiutano. Tre sconfitte e un pareggio. Sconfitta dolorosa quella del luglio del 2006 quando Grosso e Del Piero regalarono la finale all’Italia. Una mezza rivincita, Klose, se l’è presa il 9 febbraio scorso quando in amichevole segnò il provvisorio vantaggio tedesco poi pareggiato da Rossi. Zero vittorie in sette confronti, è una storia che deve cambiare. Ci credono i tifosi che riempiranno l’Olimpico e ci credono in Germania. La pay-tv tedesca che trasmette la Bundesliga ha concluso un accordo per trasmettere anche la miglior partita della Serie A. Si parte il 18 dicembre, Lazio-Udinese e quindi Klose. Miro è una certezza, la Lazio ha puntato si di lui e la scommessa è stata vinta in partenza. Gli scettici (incompetenti?) sono stati smentiti subito. Prima di Napoli, i biancocelesti, erano la quartasquadra più pericolosa del campionato, percentuale del 54%. Dopo il San Paolo e soprattutto dopo una partita senza Miro, la percentuale è crollata al 23.6%. Ha portato otto punti con i gol e altri due con quella giocata pazzesca contro il Parma. Miro guida la Lazio e mette nel mirino Buffon che, però, ieri lo ha elogiato. “E’ uno dei pochi bomber, nel senso stretto del termine, rimasti in circolazione. E in Italia ho potuto scoprire altre qualità: Miro è tecnico, rapido e furbo”. Forse senza quel diavolo di Klose, anche Buffon si sarebbe sentito un po’ più sicuro.

Fonte : Esse Laziali1900McM Blogger.com

Esse Laziali1900McM - Konko: "Lazio-Juve sarà una grande sfida, speriamo di vincerla..."


ROMA-Abdoulay Konko fu acquistato per sostituire il partente Lichtsteiner, ma il suo arrivò destò più di una perplessità. L'ex terzino della primavera della Juve allenata da Gasperini si ritrova ad essere oggi uno degli elementi imprescindibili della Lazio di Edy Reja, il giocatore biancoceleste con più presenze, dal momento che ha disputato 950' tutti d'un fiato. Per il 27enne di Marsiglia, che ha competamente recuperato dal fastidio che lo aveva bloccato ad inizio settimana, è arrivato adesso il momento di sfidare la capolista Juve: "Sì, direi proprio che è una sfida da ex, torno a giocare contro i bianconeri, mi fa piacere, sarà una grande sfida . Speriamo di vincerla. E' la mia partita"

Fonte: Esse Laziali1900McM Blogger.com

Esse Laziali1900McM - Tanti auguri a Maurizio Manzini, laziale da 40 anni: "Il regalo più bello? Che la Lazio batta la Juventus"


ROMA-Il team manager biancoceleste, Maurizio Manzini, spegne oggi 71 candeline. Quarant'anni di Lazio, da Maestrelli ad Eriksson, dal presidente Cragnotti a Claudio Lotito, dal primo scudetto del '74 a quello del 2000: Manzini ha vissuto una vita fatta di lazialità, e per il suo compleanno il regalo più bello potrebbe farglielo proprio la Lazio: "Il regalo piu' bello per il mio compleanno me lo potrebbe fare solo la Lazio battendo domani la Juventus; sono felicissimo che la nostra societa' ha acquistato un campione di livello internazionale come Miro Klose, con lui la Lazio negli anni di Cragnotti sta riacquistando una mentalita' vincente", ammette il team manager nella trasmissione Lalaziosiamonoi in onda su Radio Erre 2, "Da quando faccio parte della Lazio ogni annata e' stata in un qualche modo speciale, perche' e' stata vissuta con grande professionalita' e mi sono inoltre sempre incentrato a pieno in qualsiasi situazione; Umberto Lenzini e Tommaso Maestrelli sono le due persone che mi sono rimaste di piu' nel cuore da quando mi trovo alla Lazio". I ricordi sono tanti, dai grandi successi dei tricolori, agli anni più bui dove ogni stagione era una lotta; ma vincono sempre i sorrisi e la lazialità vera: "Il momento piu' bello nella mia esperienza e' stato senza dubbio il primo scudetto; mi ricordo che al termine dell'ultima partita della stagione 1973-74 con il Foggia ci chiudemmo nello spogliatoio e bevemmo champagne a fiumi come peraltro era concesso alla squadra che si laureava campione d'italia - racconta Manzini - Fortunatamente nel 2004 e' arrivata Claudio Lotito, che non scordiamoci mai, ci ha salvato da una situazione terrificante. Uno dei calciatori che mi e' rimasto maggiormente nel cuore e' Paul Gascoigne, uomo esagerato in tutto, genio e sregolatezza".

Fonte : Esse Laziali1900McM Blogger.com

Esse Laziali1900McM - Lotito programma la Champions, dalla Germania spunta Kuzmanovic


ROMA - Lotito in Germania. E’ stato fuori due giorni, questa è la notizia: oggi sarà a Roma. Un blitz che doveva restare segreto, quasi certamente di mercato. Non si muove per caso il presidente della Lazio e non si schioda da Villa San Sebastiano per operazioni banali. Se si muove, sono cose importanti. Potrebbero esserlo un colpo a gennaio. La società biancoceleste tornerà sul mercato per acquistare un centrocampista mancino, questo è poco ma sicuro. Un rinforzo chiesto con insistenza da Reja in estate, quando stava già lavorando e pensando al 4-3-1-2 e adesso con maggior forza dopo l’infortunio di Mauri. Nelle ultime settimane ha trovato e impiegato Lulic nel ruolo di mezz’ala sinistra, ma il bosniaco è stato acquistato come terzino e viene ancora considerato la principale alternativa di Radu e Konko. In mezzo continua a mancare una pedina: Lotito e Tare, nonostante le smentite e i segnali contrari, interverranno a gennaio. Ed è possibile che il blitz in Germania (località imprecisata) possa essere servito per avviare qualche trattativa.
KUZMANOVIC - Ci sono diversi obiettivi e nel ruolo di mezz’ala sinistra è rispuntato un nome conosciuto. Si tratta di un centrocampista trattato dalla Lazio nell’estate 2009, quando lasciò la Fiorentina per trasferirsi allo Stoccarda in cambio di 8 milioni di euro. E’ un mancino classe ‘87, ha appena compiuto 24 anni e possiede una buona esperienza nel campionato italiano. Piace molto al ds Tare. Lo voleva Ballardini, Lotito parlò di uno scambio con la Fiorentina che voleva Ledesma, all’epoca fuori rosa. E’ da centrocampo a rombo, terzo a sinistra, possiede fisicità e tiro da fuori area. Ha l’inserimento: nel passato campionato tedesco, Kuzmanovic ha realizzato 9 gol in 32 presenze. E’ in scadenza 2013 con lo Stoccarda, non sta rinnovando il contratto, la Lazio potrebbe inserirsi e prenderlo a gennaio. Ieri il suo agente, Marko Naletilic, ha rilasciato alcune dichiarazioni al sito Tuttomercatoweb. «Il ragazzo è sereno e felice di giocare allo Stoccarda. E' uno dei giocatori più forti della squadra e rispetto alla scorsa stagione, dove già aveva fatto bene, è cresciuto ulteriormente. Va in scadenza a giugno del 2013 e la sua intenzione è quella di sedersi a un tavolo per discutere il rinnovo. Ma per il momento non abbiamo fretta. Se piace alla Juventus? Sono in buoni rapporti con i bianconeri, ma nessuno si è fatto vivo. Il calcio italiano? Gli manca, e gli piacerebbe ritornare in Italia un giorno. Certo, se arrivasse un'offerta da parte di un club come la Juventus sarebbe difficile non ascoltarla. Vedremo, sono tanti i club interessati a lui». Ha parlato di Juventus. In realtà ci sta pensando seriamente la Lazio, che lo voleva già due anni fa. Nello Stoccarda gioca anche Serdar Tasci, difensore centrale di origine turche e passaporto tedesco, 14 presenze in nazionale, altro potenziale obiettivo della Lazio per giugno.
PRANJIC - Di sicuro molte candidature si svilupperanno lungo il filone tedesco, mercato preferito e conosciuto da Tare, che ha giocato in Bundesliga. Dopo il colpo Klose, preso a parametro zero, c’è un altro giocatore in uscita dal Bayern Monaco che potrebbe interessare. Si tratta di Danijel Pranjic, centrocampista e nazionale croato, 30 anni da compiere il 2 dicembre, scadenza 2012 con i bavaresi. Potrebbe anticipare di sei mesi l’addio ai bavaresi, non sta giocando, ma Rummenigge ha spiegato che non verrà ceduto.
PODOLSKI - Un altro nome importante in orbita Lazio è già diventato Lukas Podolski, attaccante del Colonia, 26 anni, gemello di Klose in nazionale e suo ex compagno ai tempi del Bayern Monaco. E’ in scadenza 2013, difficilmente rinnoverà il contratto. E’ attratto dalla prospettiva di sbarcare nel campionato italiano. La Lazio ci sta lavorando per giugno. Sarebbe il colpo della prossima estate per celebrare possibilmente l’ingresso in Champions League.

Fonte : Esse Laziali1900McM Blogger.com

Ancora viva la pista che porta a Rafael Toloi...


ROMA-Lazio prima in classifica e come dichiarato in varie occasioni da dirigenti biancocelesti, se nella prossima sessione di mercato mister Edy Reja chiederà dei rinforzi la società farà di tutto per accontentarlo. Si cerca sempre un difensore centrale di qualità e un centrocampista che vada a rinforzare la linea mediana.
Il club biancoceleste ormai segue da diversi mesi Rafael Toloi, 21enne difensore del Goias e nuova promessa del calcio brasiliano. Il club sudamericano chiede circa sette milioni di euro per il suo cartellino, cifra leggermente alta per le casse della Lazio, ma il vero problema che ha bloccato la trattativa in tutti questi mesi è stato il passaporto da extracomunitario del giocatore (doveva diventare comunitario lo scorso mese di luglio, ndr). Nonostante tutto, Lotito e Tare non si sono arresi e hanno ancora intenzione di portare Toloi nella Capitale. Però, ci sarà da battere la concorrenza della Fiorentina, che ha inviato i propri osservatori direttamente in Sudamerica per visionare il giocatore verdeoro, e di due club tedeschi che invece avrebbero già presentato un’offerta alla dirigenza del Goias.

Fonte: Esse Laziali1900MCM Blogger.com

Esse Laziali1900McM - Lazio-Juventus: Cisse rassicura 'Sono pronto, Olimpico spettacolo eccezionale'


ROMA - Freme, è già in clima partita, Djibril Cisse è uno dei punti fermi di questa Lazio, deve ritrovare il gol, ha messo i bianconeri nel mirino. Cisse si sfoga sulle pagine di Twitter: "Sono pienamente recuperato dall'infortunio e pronto a scendere in campo domani". E' ancora in ballottaggio con Rocchi per la maglia da titolare, ma il francese sembra in vantaggio. La cosa più bella è vedere l'Olimpico al completo, mai come in questa partita il pubblico farà la differenza: "Sarà sorprendente ed emozionante vedere lo stadio pieno e un'atmosfera straordinaria".

Fonte: Esse Laziali1900McM Blogger.com

giovedì 24 novembre 2011

Esse Laziali1900McM - L'ex Orsi: "La Lazio può battere chiunque, ma non è da scudetto"


ROMA-L'ex portiere della Lazio, Fernando Orsi ci crede ma non troppo. Il vice di Luca Marchegiani ai tempi della maglia biancoceleste non può non sottolineare quanto la rosa di Edy Reja si sia rinforzata rispetto lo scorso anno, ma gli acquisti e la qualità espressa non legittimano a parlare di scudetto: "I biancocelesti si sono rinforzati ottimamente in attacco con Klose e Cissè, soprattutto il tedesco rappresenta un valore aggiunto determinante..La Lazio però non ha una panchina all'altezza dei dodici-tredici titolari che possono mettere in difficoltà e battere chiunque. Infatti i titolari sono da Scudetto, ma complessivamente la rosa non è all'altezza delle big come Milan, Juventus ed Inter". Sabato allo Stadio Olimpico arriva la rinata Juventus di Antonio Conte, sarà una sfida al vertice per mantenere salda la vetta. Una vera prova del nove, la Lazio deve acquisire maggiori sicurezze tra le mura amiche mentre la Juventus deve confermarsi lontano da Torino: "Se la Juventus vincesse a Roma sarebbe davvero inarrestabile, spero di no da ex laziale. Serve un po' di continuità in trasferta per bissare gli ottimi risultati interni, dove è stata un rullo compressore a differenza delle gare esterne in cui è apparsa un pochini timida, seppur non abbia mai perso. Però per maturare completamente la squadra bianconera deve sbloccarsi anche fuori casa".

Esse Laziali1900McM Blogger.com

Esse Laziali1900McM - Il doppio ex Jugovic crede nella Lazio: "Ha giocatori forti e deve puntare in alto... Il più bel ricordo? I quattro derby vinti in una stagione"


ROMA-Probabilmente è stato uno dei centrocampisti più forti che il campionato italiano abbia accolto da venti anni a questa parte. Vladimir Jugovic, talento cresciuto nel fulgido vivaio della Stella Rossa di Belgrado e che la Lazio ha potuto ammirare nel suo stadio, purtroppo, per una sola annata. Era la stagione 1997-'98 e Vladimir la ricorda molto bene: “Ho ricordi bellissimi e mi dispiace che sia stato solo un anno. - ha detto Jugovic ai microfoni di Radio Sei all'interno della trasmissione "nove gennaio millenovecento" - Dovevo rimanere di più, nella Lazio mi trovavo molto bene e tutti mi avevano accolto benissimo”. Un solo anno vissuto intensamente, ricco di soddisfazioni: “Quell’anno abbiamo vinto la Coppa Italia e abbiamo fatto la finale di Coppa Uefa. Non eravamo la squadra che poi si sarebbe formata in seguito ma eravamo comunque molto forti”. L'annata 1997-'98 rimarrà per sempre nella storia del calcio capitolino soprattutto per quei quattro derby vinti ai danni della Roma: “Le quattro vittorie contro la Roma sono state incredibili, ricordo soprattutto quella vinta con un uomo in meno”. Calcio di tanti anni fa, dove la Lazio era solo all'inizio di un ciclo che poi gli avrebbe permesso di raggiungere le vette più alte del calcio europeo. Ora la compagine biancoceleste sta tentando di tornare agli antichi fasti. E' prima in classifica insieme alla Juventus e sabato sera affronterà proprio la squadra di Conte, una società che Jugovic conosce molto bene: “Sono contento di vedere due squadre che lottano per l’alta classifica, a conferma che io ho giocato in squadre che nel tempo sono rimaste al vertice. Sia la Lazio che la Juventus hanno acquistato giocatori forti e solo con i giocatori di questo livello si raggiungono i risultati”. A proposito di acquisti, Vladimir elogia quello del bomber tedesco della Lazio: “L’acquisto di Klose è stato determinante, è un professionista, non si accontenta mai”. Un tipo alla Jugovic: “Ho sempre onorato le maglie che ho indossato, sono sempre stato un professionista”. Seguirà la partita contro i bianconeri e, a prescindere dal risultato che uscirà al termine della sfida, pensa che la Lazio debba inseguire il sogno scudetto: “La Lazio deve sognare, il calcio si gioca per vincere e ha tutti i mezzi per arrivare fino alla fine. Ha giocatori importanti, ci devono credere perché è la mentalità che alla fine conta più di ogni altra cosa”. Ha appeso le scarpe da calcio al chiodo nel 2005. Ora l'ex centrocampista biancoceleste ricopre il ruolo di talent scout: “Ora faccio l’osservatore per alcune squadre. Posso citarvi Darko Lazovic, un classe ’90 della Stella Rossa. Di talenti ce ne sono tanti, potrei consigliare qualcuno a Tare”.  In chiusura arriva il messaggio per il popolo laziale: “Un grande saluto ai tifosi laziali e mi auguro che quest’anno possano gioire per le vittorie”.

Fonte: Esse Laziali1900McM Blogger.com

Esse Laziali1900McM - Biglietti, superata quota 51mila e i Laziali si mobilitano: mille bandiere e nuovo coro per spingere la squadra. Ecco il testo...


ROMA-37.000 biglietti venduti, più 14.500 abbonati (per questa partita non vengono considerati i “Cuccioloni”). L’Olimpico si riempie e i tifosi laziali si assicurano gli ultimi posti disponibili. Esaurito da giorni il settore Nord (Curva e distinti), stesso discorso per la Tevere Laterale e i Distinti Sud-est. Poca disponibilità per Tevere Top e Curva Sud, qualche posto in più in Tribuna Monte Mario. La Lazio avrà dalla sua la spinta del pubblico, finalmente compatto e numeroso come non si vedeva da tempo. 51.500 laziali sicuri del posto a giovedì, quota 55.000 è ad un passo. Il sogno è arrivare a 60.000 spettatori, non sarà facile ma l’aria di primato potrebbe smuovere anche gli ultimi ritardatari. Intanto i tifosi biancocelesti si mobilitano per colorare l’Olimpico. Dai forum e dalle radio è partito il passaparola: portare tutti un vessillo biancoceleste e creare un muro di voce e colori. Bandiere e sciarpe per caricare la squadra e spingerla per tutti i novanta minuti. La Curva, poi, darà voce anche ad un nuovo coro. Un videoclip, mandato in onda da SkyTg24, mostra i tifosi del Manchester City su un treno verso Blackburn mentre intonano un coro ironico rivolto all'attaccante italiano più chiacchierato d'oltremanica, Mario Balotelli. E su Internet diventa un cult, graffiante  e orecchiabile:"Oh Balotelli, he's a striker, he's good at darts, an allergy to grass but when he plays he's fuc.. class, he drives around Moss side with a wallet full of cash!!"("Balotelli, è un attaccante, è bravo a freccette, ha un'allergia all'erba ma quando gioca è dannatamente bravo, guida per il "Moss Side" con un portafoglio pieno di soldi!!"). Ovviamente,  accanto al sostegno alla propria squadra, vengono prese di mira alcune delle vicende che hanno contraddistinto il giocatore nella sua avventura inglese: dalla storia delle freccette, alle tante fuoriserie acquistate dal giocatore e parcheggiate spesso in divieto con susseguente multa. Genio e sregolatezza, non è data sapere se a Balotelli, amato per le sue giocate quanto contestato dai tabloid visti i suoi eccessi, il coro sia piaciuto o meno. Di certo è piaciuto agli ultras di tutto il mondo, e alla Curva Nord. Un nuovo coro sulle stesse note dedicate a Balotelli, accompagnerà le giocate della squadra, per portarla alla vittoria. Sabato si avvicina, la gente laziale si mobilita e assicura uno spettacolo come solo lei sa offrire.

Questo il testo:
OHHHH FORZA LAZIO!
NON MOLLARE!
FACCI UN GOAL!
E QUANDO DALLA CURVA QUESTO CORO SENTIRAI,VOLA LAZIO VOLA NON TI LASCEREMO MAI!

Fonte:Esse Laziali1900MCM Blogger.com

mercoledì 23 novembre 2011

Lazio-Juve: sfida d'alta quota, Conte: Esse Laziali1900MCM - "La Lazio è una delle migliori... Può essere protagonista come la Juventus"


ROMA- C'è grande fermento per il big match di sabato sera tra Lazio e Juventus. Le due squadre, appaiate in testa alla classifica con 22 punti, si daranno battaglia con l'intento di spiccare il volo. Sarà inoltre la sfida tra l'esperto Reja e il giovane Conte, il quale, a pochi giorni dalla partita con la Lazio, commenta il momento bianconero: "C'è grande soddisfazione per quello che stiamo facendo, c'è una forte presa di coscienza da parte del gruppo e l'ho capito dalle parole dei giocatori. L'eccessiva euforia non mi piace, ma loro sanno che la strada è ancora lunga". Prosegue Conte entrando nello specifico nell'anticipo di sabato sera: "Nei prossimi giorni entreremo nello specifico della tattica, ma la Lazio è una squadra che ho sempre inserito nel gruppo delle migliori e che può essere protagonista così come la Juventus".

Fonte: Esse Laziali1900MCM Blogger.com

Esse Laziali1900MCM - Beckenbauer e quel rammarico: "Questo è il miglior Klose di sempre"


Una leggenda, uno dei migliori difensori di tutti i tempi. Franz Beckenbauer, 427 presenze con il Bayern e 103 in Nazionale, ha parlato di Miroslav Klose. Molti, a Monaco, rimpiangono di aver perso il Panzer a zero e soprattutto di non aver sfruttato a pieno, Miro, negli ultimi due anni. Il Kaiser, ha voluto dire la sua interpellato da un giornalista della Bild. Da ex giocatore ed ex presidente del Bayern, Beckenbauer, ha elogiato Klose, ma anche difeso le scelte de club. “Quello che stiamo vedendo è forse il miglior Klose di sempre. Forse uscire dalla Germania e lasciare la Bundesliga, gli ha donato spensieratezza. In Italia oggi è venerato, gode di una stima e di una considerazione che qui, ultimamente, non aveva”. Parole che tendono a sminuire l’errore fatto dal Bayern. I laziali, però, non si fanno di questi problemi e si godono le giocate di  Miro.

Fonte: Esse Laziali1900MCM Blogger.com

Esse Laziali1900MCM - Miglior calciatore brasiliano in Europa: Hernanes vuole migliorare il secondo posto dello scorso anno


ROMA-E’ tornato a respirare l’aria della Selecao, ha trovato il suo primo gol in verdoro contro il Gabon. Hernanes sta confermando di essere un talento puro. Sabato, a Napoli, non ha brillato, non è riuscito a lasciare il segno come avrebbe voluto. Adesso arriva la Juve, la migliore occasione per riprendersi la scena e fare la differenza. Prima della partita di Napoli, stava vivendo un momento di grazia. Aveva trascinato la Lazio nel derby , ma anche contro Fiorentina e Bologna. In Nazionale era riuscito a scalare le gerarchie di Mano Menezes. Ha conquistato i tifosi della Lazio in un amen, il Profeta. L’anno scorso sbarcò a Roma dopo aver giocato campionato e Libertadores, non si era mai fermato e nonostante questo aveva segnato 11 gol e firmato 6 assist alla sua prima esperienza in Italia. Il sito Sambafoot.com, come ogni anno interpella tifosi, giornalisti ed ex calciatori per eleggere il miglior calciatore brasiliano in Europa. L’anno scorso vinse Maicon, Hernanes si piazzò al secondo posto seguito da Thiago Silva. Le votazioni saranno aperte per tutto il mese di dicembre, l’anno scorso furono 50.000 i tifosi a votare. Giunto alla quarta edizione il premio era stato assegnato anche a Kakà e Luis Fabiano. Nella lista dei trenta pretendenti di quest’anno, Hernanes è presente e spera di migliorare il secondo posto dello scorso anno. Per farlo, però, avrà bisogno di una grande prestazione contro la Juve, una partita da urlo che vale molto. Le Luci, lo stadio stracolmo e una vetta da conquistare: il Profeta è carico, è pronto ad incantare.

Fonte: Esse Laziali1900MCM Blogger.com

Esse Laziali1900MCM - Tornano in gruppo Cisse e Konko... In difesa Stankevicius in vantaggio su Diakité


FORMELLO – Nella seduta pomeridiana arrivano finalmente buone notizie per mister Reja in vista del big match di sabato con la Juventus. Oggi infatti si sono regolarmente allenati con il resto del gruppo Konko, Klose e Cisse, che sono apparsi completamente recuperati tanto da svolgere anche la partitella finale. Nel corso di questa poi, il tecnico goriziano ha iniziato a fare le prime prove tattiche, e sebbene abbia tentato di mischiare un po’ le carte, in una delle due formazioni ha schierato una sorta di difesa titolare formata da Konko, Stankevicius, Biava e Radu. Da queste prime indicazioni quindi sembra che il lituano sia in vantaggio su Diakité per il ruolo di spalla del rientrante Biava, ma ovviamente è ancora prematuro per parlare di scelta definitiva. Per il resto hanno svolto lavoro differenziato sul campo Kozak e Diàs che ancora devono smaltire i loro rispettivi infortuni.

Fonte: Esse Laziali1900MCM Blogger.com

Esse Laziali1900McM - Ledesma non ha dubbi: "Finora una Lazio grande con le grandi... Juventus favorita per lo scudetto, ma sabato sarà il campo a comandare"


ROMA- Per la Lazio inizia il periodo più duro della stagione: quello in cui le partite valgono come finali, in cui ogni errore si può pagare davvero caro. Essere ai vertici significa anche questo, vivere sul filo della tensione: la prossima gara con la Juve non sarà decisiva, ma il destino di questa stagione passa anche da lì. Già Sabato scorso a Napoli i biancoazzurri hanno dimostrato di essere pronti alle sfide che gli si parano davanti: un campionato ai massimi livelli e una partita da dentro o fuori il primo Dicembre a Vaslui. Per continuare su questa strada, però, i pezzi del puzzle devono prendere il loro posto: intanto le cosiddette “seconde linee” devono dimostrarsi all’altezza, e fin qui lo hanno fatto egregiamente. Ancora più importante poi è recuperare quelle pedine fondamentali che per problemi fisici o di approccio caratteriale alla gara non hanno contribuito come avrebbero voluto alle ultime uscite della squadra di Reja. Alla conferenza stampa di oggi a Formello Ledesma ha preso la parola e chiarito il suo pensiero su questo complesso passaggio di stagione a cominciare dalla gara con la Juve: «è una partita importante per il nome, ma quest’anno tutte le partite sono molto difficili. L’anno scorso sapevi di avere qualcosa in più delle piccole ma secondo me quest’anno il campionato è ancora più equilibrato. Nelle partite con squadre importanti penso che abbiamo giocato bene. Magari a Napoli con qualche contropiede gestito meglio potevamo nel secondo tempo riuscire a segnare. Poi nel primo tempo le occasioni più chiare le abbiamo avute noi: quella di Hernanes e quella di Cissè. Penso che possiamo essere contenti».
NAPOLI- Per quanto riguarda l’incontro di Napoli Ledesma ha parlato anche della sua, ottima, prestazione: « Sono contento perche sono riuscito a dare più che altro equilibrio e tranquillità nel momento in cui avevamo la palla pero non sono solo io ma tutta la squadra. Non solo la fase difensiva come magari è stato sottolineato perche noi cominciamo a darci una mano da quei due davanti quindi penso che sia tutta la squadra. Personalmente sono molto soddisfatto.»
SFIDA A CENTROCAMPO- Il centrocampista poi si è concentrato sulle differenze tra le due squadre, soprattutto considerando il reparto più in forma dei bianconeri: il centrocampo « È forte paragoni non mi piace farli ma sicuramente è forte. Con giocatori come Vidal e gli altri che hanno comprato. Comunque secondo me sono forti perche hanno molti ricambi. Poi non hanno la coppa e possono far giocare sempre gli stessi. Poi toccherà al campo decidere quale è il centrocampo più forte. Non solo questa partita ma tutto il campionato che è molto lungo». Di certo la Juve è tra le favorite di quest’anno: «Penso che per quello che ha dimostrato in campo lo sia. Ha tanti ricambi (Del piero, Krasich Vidal). Per quello che hanno fatto e per i ricambi si. Poi però comanda il campo». Anche se non crede che la sfida di Sabato sia decisiva: «E’ troppo presto per dire chi può scappare se perdi due partite e quelli dietro ne vincono una si rimettono in gioco. Stiamo tutti li e poi è presto perche lo dice la classifica, lo dicono i numeri»
LA NAZIONALE – Stuzzicato poi sulla nazionale Cristian non ci ha pensato un attimo a chiarire l’importanza che per lui rivestono le sue prestazioni nel club biancoazzurro per conquistare un posto in nazionale: « Alla nazionale ci penso sempre però più che altro sabato penso alla mia Lazio e a portare a casa il risultato che sarebbe importante per i tre punti che ti darebbero una serie di risultati positivi. Finche non sarò chiamato la mia nazionale è la Lazio. Uno ci spera ma la nazionale passa dalla Lazio».
UNA LUNGA STAGIONE- Anche per la lunghezza del campionato ci si interroga se Ledesma potrà reggere a questi livelli per tutto l’anno e lui replica « Io sto bene, mi sento bene, dall’inizio dell’anno mi alleno per giocare tutte le partite. è il mister che decide e abbiamo un gruppo ampio ma io mi alleno per giocare sempre anche se a volte non sei al 100%. Poi io mi alleno per essere pronto e stare bene tutte le partite della stagione. Io spero di giocare tutte le partite. Non è egoismo ma spero di poter dare il mio in ogni partita.»
CISSE - Nel finale c’è anche un pensiero per Cissè e se la sua è solo crisi di gol: « Secondo me gli manca il gol. Anche pensando a Napoli le occasioni più chiare le ha create lui cioè il passaggio a Hernanes e il suo tiro. Noi abbiamo fiducia che ritrovi il gol perche si stà impegnando. I Mister e i compagni sono contenti di come sta andando .è normale quando non segna un attaccante piovono critiche però secondo me manca solo il gol.»

Fonte: Esse Laziali1900MCM Blogger.com

martedì 22 novembre 2011

Esse laziali1900MCM- la Lazio vuole spiccare il volo


ROMA - Una sola sconfitta, con il Genoa alla seconda giornata, quattordici punti in trasferta su diciotto totali a disposizione (nessuno ci è riuscito in questa serie A). E poi nove risultati utili consecutivi, la Lazio cercherà di migliorare la striscia sfidando la Juventus. Il record appartiene a Eriksson, nel 1998-99 arrivò a 17 risultati di fila, poi fu fermato. Il secondo posto della speciale graduatoria è di Roberto Mancini: nel 2002-03 la sua Lazio perse alla prima giornata con il Chievo e poi riuscì a inanellare ben 16 risultati di fila, si fermò alla diciottesima giornata (Lazio-Reggina 0-1). Neppure Delio Rossi è riuscito a fare meglio, nel 2006-07 si fermò al quindicesimo risultato utile, fece punti da Parma-Lazio 1-3 a Lazio-Fiorentina 0-1. Il quarto posto della classifica dei record appartiene al grande Maestrelli, nel 1972-73 con la sua Lazio conquistò undici risultati in serie, cadde la dodicesima volta. Reja è in scia al Maestro, è a quota nove, cercherà di entrare nella storia biancoceleste, non sarà facile, ma nulla è impossibile.
IL TABU’ - E’ una Lazio senza confini, vuole continuare a stupire: non batte la Juve in campionato da quasi otto anni, l’ultima impresa allo stadio Olimpico risale al 6 dicembre 2003. L’allenatore era Mancini, finì 2-0 con i gol di Fiore e Corradi, da allora soltanto in Coppa Italia i biancocelesti sono riusciti a mandare al tappeto la Juventus. Reja non ha paura, ha sfatato il tabù Roma (non l’aveva mai sconfitta in carriera), guida una squadra in forma, sta collezionando punti dalla terza giornata e nelle ultime sei gare ha incassato solo una rete. Lazio-Juve si giocherà a distanza di sei mesi dal match di ritorno del 2 maggio scorso, fu una notte amarissima per i biancocelesti. Reja si sentì scippato, derubato, risucchiato verso il basso nella volata per la Champions League a causa dell’arbitraggio del signor Mazzoleni di Bergamo. Il rigore negato a Floccari (Chiellini confessò il fallo a fine gara) fu l’ultimo episodio incriminato di una serie che aveva già fatto esplodere Lotito un mese prima. Dopo quella sfida il presidente rievocò Tangentopoli facendo riferimento al tintinnio di manette (per uno scherzo del destino sarà ascoltato dalla Disciplinare venerdì prossimo, proprio alla vigilia della partita con la squadra di Conte).
IL GOL 100 - Sarà una notte speciale quella di sabato, sarà una sfida ricca di significati quella che vedrà di fronte laziali e juventini. I biancocelesti andranno a caccia della rete numero 100 segnata nelle sfide ufficiali disputate con i bianconeri a Roma. La Lazio finora ne ha realizzate 99, la prima rete fu quella di Pastore al 20' di Lazio-Juventus (2-1) del 21 dicembre 1930. Chi segnerà il gol casalingo numero 100 alla Vecchia Signora? Ci proveranno in tanti a tagliare il traguardo, ma più che altro conteranno i tre punti, serviranno per blindare il primo posto, schienare la Juventus e cercare la decima perla, il decimo risultato utile di fila.

Fonte: Esse Laziali1900MCM Blogger.com

Esse Laziali1900MCM- Boksic, il doppio ex 'Cisse mi ricorda molto il mio modo di giocare, la Lazio di quest'anno non teme rivali'


ROMA - La sua maglia numero 8 ha segnato la storia della Lazio, quelle discese palla al piede hanno fatto innamorare parecchi tifosi ed esperti di calcio. Alen Boksic è stato tra i geni più estrosi che abbiano mai vestito la maglia biancoceleste, ma è stato anche un giocatore della Juventus, dal 1996-97, una parentesi dovuta ai dissapori con Zeman. Da doppio ex, a tre giorni dal big match di sabato sera, Boksic si concede in esclusiva ai microfoni di Cittaceleste.it

Alen tu hai vissuto entrambe le realtà, che match ti aspetti?

"Sono due squadre che stanno vivendo un momento positivo di forma, la Lazio ha dovuto far fronte a numerose assenze nell'ultima partita a Napoli, ma si è difesa bene continuando la striscia positiva. Penso  che vedremo un match tirato, la Juve ha grande intensità, prevedo un partita con molti gol".

Un anno di Juve con una vittoria in coppa intercontinentale  ed uno scudetto. Una stagione da esiliato?

"Se così vogliamo dire...(ride, ndr), ma è stato un esilio piacevole con grandi vittorie e discrete soddisfazioni. Alla Juve sono stato benissimo, giocare con Del Piero e gli altri mi ha fatto crescere sia come calciatore che come persona. Abbiamo disputato una finale di Champions, persa contro il Borussia, ma è chiaro che il mio cuore era rimasto a Roma. C'erano state incomprensioni con Zeman ed ho preferito andar via, sono tornato l'anno dopo con l'arrivo di Eriksson".

Tornando è arrivato il tricolore...

"Quella stagione non ho giocato tantissimo ma ci siamo tolti qualche sassolino dalle scarpe. Uno scudetto, una coppa Italia e soprattutto la Supercoppa contro il Manchester. La mia fede è quella biancoceleste, l'unico rammarico ce l'ho nel non aver partecipato alla festa scudetto, in quel momento avevo dei problemi personali".

Klose e Cisse stanno facendo fare il salto di qualità alla Lazio, dove possono arrivare i biancocelesti?

"La Lazio di quest'anno non deve temere rivali, ha la possibilità di arrivare fino in fondo. Klose e Cisse sono il valore aggiunto. Il primo è un campione vero, il curriculum parla per lui, Cisse deve ancora esplodere ma è quello che mi ricorda di più il mio modo di giocare. Gli ho visto fare delle splendide discese sulla fascia, ha buone individualità, deve solo avere pazienza".

Fonte : Esse Laziali1900MCM Blogger.com

Esse Laziali1900MCM - L'ex Rambaudi: "Cisse non preoccuparti, il gol arriverà"


ROMA-Continua l'astinenza dal gol per Djibril Cissè, centravanti francese della Lazio. Per valutare al meglio la situazione dell'ex bomber del Liverpool,parla Roberto Rambaudi, ex attaccante biancoceleste. "Tranne che con il Napoli Cissè ha sempre alternato prestazioni buone ad altre meno buone. E' vero che gli manca il gol, ma arriverà. Dovrebbe cercare di stare meno sugli esterni e soprattutto cambiare l'atteggiamento in campo dove sembra sempre che per ogni gol sbagliato, la colpa sia sempre dei compagni".
Sicuramente un modo di fare che non piacerà agli altri giocatori della Lazio.
"Sono comportamenti che non fanno mai bene. Gli altri calciatori però lo vivono tutta la settimana e sanno com'è. Lui deve migliorare e non preoccuparsi dell'astinenza dal gol".
Sul piano tattico, invece, il 4-3-1-2 è quello che serve all'ex giocatore di Liverpool e Panathinaikos?
"Cissè è un bomber da area di rigore e deve stazionare in questa zona di campo. Poi può giocare anche sugli esterni, dove ha fatto buone cose in passato, grazie alla sua capacità di svariare, allargare il gioco e mettere palloni buoni nel mezzo proprio com'è accaduto nella prima giornata di campionato sul campo del Milan. Il modulo per me va bene"

Fonte: Esse Laziali1900MCM Blogger.com

Esse Laziali1900MCM - Hernanes e l'inseparabile pallina da tennis, Manzini: "Non la molla mai!"


ROMA- Sono inseparabili, lei e Hernanes. Lui la porta sempre con sé, anche se deve andare a giocare in uno sperduto angolo di mondo con il suo Brasile. Stanno sempre insieme, lei è il suo segreto, il passatempo scacciapensieri e il portafortuna, è l’allenamento preferito e, talvolta, lo accompagna nelle sedute di Formello: la sua pallina da tennis. È a lei che il brasiliano si affida nei momenti difficili, e questo lo è: la panchina ospiti del San Paolo trema ancora per quel calcione di frustrazione sferrato all’uscita dal campo, l’ennesimo appuntamento mancato con una big. Mentre palleggia Hernanes sogna la partita perfetta contro una grande del campionato, è l’unica cosa che ancora gli manca da quando è alla Lazio. Quest’anno è riuscito a incidere nel derby, a mettere dentro un rigore che, però, i tifosi ricorderanno più che altro per l’abilità di Brocchi nel conquistarlo. L’anno scorso, era il 3 dicembre, segnò all’Inter, su punizione e a chiusura di una partita che non lo vide protagonista (finì 3-1). La Juve, che la Lazio non batte all’Olimpico dal dicembre 2003, è la prossima ghiotta chance. Sono stati venduti (per ora) oltre 20mila biglietti, la cornice è garantita e il brasiliano ha già ripreso gli esercizi con la pallina. «Non se ne separa mai», racconta Maurizio Manzini, team manager biancoceleste. Ore e ore trascorse a tirar palleggi, un’abitudine che Hernanes conserva dai tempi dell’Unibol Pernambuco. Spesso il brasiliano chiude le sedute con la pallina di feltro, anche la scorsa settimana è rimasto a dar spettacolo palleggiando davanti ai compagni. Destro-sinistro, sinistro-destro: se Hernanes sa essere letale con entrambi i piedi lo deve anche alla sua pallina, oltre che agli esercizi che il padre gli faceva fare da bambino. Non una pratica fine a se stessa, semmai la proiezione di «una volontà feroce nel migliorarsi»: è stato Jota Alves, da dieci anni mentore del brasiliano, a consigliarlo. Pelè lo faceva con un’arancia, ma solo col destro. Con la palla da tennis, invece, si è obbligati a palleggiare con tutti e due i piedi, serve a renderli equivalenti. La doppia sensibilità è il frutto di anni di esercizio e ha già prodotto effetti sul campo, tanto che lo stesso Hernanes non sa più come definirsi, se destrorso o mancino. Un piede vale l’altro, come quando, da ragazzino nelle giovanili del San Paolo, il brasiliano fece scalpore per essere riuscito a mettere in porta due punizioni, una tirata col destro e l’altra col sinistro. L’Hernanes di oggi è un giocatore che continua nel proprio progresso, la Juve potrebbe essere il salto che aspetta da tempo. Ad aiutarlo dovrebbe esserci di nuovo Miro Klose, che ieri ha fatto fisioterapia e che oggi fa esami alla Paideia insieme a Cissé, Konko e Dias.

 Fonte: Esse Laziali1900MCM Blogger.com

Esse Laziali1900MCM - Klose in gruppo, Dias no...Reja spera di ricevere buone notizie dalla Padeia per Konko...Si ferma Matuzalem


FORMELLO - Allenamento mattutino per la Lazio di Reja che, in attesa di tornare sul campo questo pomeriggio per le seconda seduta di lavoro giornaliera, ha lavorato sotto la leggera pioggia di Formello. La seduta ha consegnato al tecnico friulano un’ottima notizia: Miro Klose si è allenato in gruppo. Il tedesco si è presentato insieme ai compagni sul campo di gioco e ha partecipato regolarmente a tutto l'allenamento. Un segnale chiaro che testimonia il recupero del bomber teutonico, che comunque alle 13 sarà in Paideia per sostenere degli accertamenti strumentali alla tibia infortunata.
KONKO IN BILICO - Konko questa mattina sui è recato in Paideia alle 9 per sostenere la risonanza magnetica al ginocchio colpito duro durante il match di Napoli. In attesa della pubblicazione dell’esito dell’accertamento da parte della società biancoceleste, il controllo non avrebbe evidenziato lesioni muscolari ma solo una forte contusione. Sarà importante vedere come reagirà alle cure e al dolore causato dalla botta nell'arco delle prossime ore. La presenza del  francese con la Juventus è una delle grandi incognite di Reja: al momento le possibilità che il giocatore salti l'anticipo di sabato sono molte.
CISSE NON PREOCCUPA Il leone nero questa mattina non si è allenato – così come gli altri infortunati Dias e Konko – ma la sua presenza con i torinesi non sembra essere in dubbio. Il duro colpo sabato nella parte posteriore della coscia è doloroso ma non compromette le sue capacità motorie. Anche lui all’ora di pranzo si recherà in nella clinica romana per effettuare la risonanza magnetica che potrà garantire il via libera per il ritorno al lavoro sul campo
DIAS CON LA JUVE MOLTO PROBABILMENTE NON CI SARA’ – Inizialmente il problema al polpaccio destro non sembrava una cosa molto grave. Ma il brasiliano, in ballottaggio fino alla fine per la gara di Napoli, quasi certamente salterà anche la sfida con la Juventus. La semi-lesione di primo grado che ha colpito il delicato muscolo non gli permette di allenarsi in maniera ottimale e tra pochi minuti si recherà in Paideia con Klose e Cisse per effettuare gli accertamenti strumentali del caso. Lo staff medico difficilmente deciderà di rischiarlo già per la gara di sabato sera.
SI FERMA MATUZALEM - Alla seduta di lavoro mattutina non hanno preso parte Brocchi e Matuzalem. Il brasiliano non si è allenato e oggi si recherà in Paideia. Una nuova noia muscolare gli ha impedito di scendere in campo: le sue condizioni saranno valutate in queste ore. Kozak ha continuato a lavorare individualmente svolgendo lavoro differenziato.

Fonte:Esse Laziali1900MCM Blogger.com

lunedì 21 novembre 2011

Esse Laziali1900MCM - Klose indossa gli scarpini e corre verso la Juve...Konko e Cisse non scendono in campo, in programma per domani controlli strumentali per i due francesi, il panzer tedesco e Dias


ROMA-Difficile fare meglio. Una Lazio orfana di ben quattro, indispensabili,  titolari è uscita dal campo del San Paolo portando con se un punto che legittima i sogni e le forti ambizioni della prima squadra della Capitale. Contro un Napoli determinato e ben organizzato, la formazione schierata da Reja sabato sera ha lottato per l’intera durata del match aggrappandosi alla splendida forma di un Marchetti formato Nazionale e di un Ledesma vero leader della squadra in campo. Ma gli strascichi che la trasferta in terra campana lascia non sono pochi, soprattutto in questi giorni di piena emergenza in infermeria. Durante la sfida con i partenopei , infatti, le preoccupazioni di Reja sono aumentate quando Konko al 50’ è stato costretto ad abbondare il terreno di gioco. La natura del problema è dovuta ad una botta di gioco e la conseguente contusione subita. Il franco- marocchino oggi non si è allenato svolgendo cure fisioterapiche e domani sarà sottoposto ad accertamenti strumentali in Paideia. Anche Cisse sembra intenzionato a tenere in ansia il suo allenatore: il francese oggi non è sceso in campo a causa di una forte contusione rimediata in un duro contrasto di gioco sabato sera e domani, insieme a Konko, sarà sottoposto a controlli medici nella clinica romana. La botta al ginocchio destro, tuttavia, non dovrebbe essere nulla di grave, ma ,visti i precedenti, la preoccupazione dello staff medico è più che comprensibile.

KLOSE INDOSSA GLI SCARPINI E METTE LA JUVE NEL MIRINO Una buona notizia per Edy Reja che questo pomeriggio ha visto correre il suo bomber: il capocannoniere laziale è sceso in campo insieme a Kozak e ha svolto lavoro differenziato sotto la guida del preparatore atletico Bianchini. La tibia, infortunata nell’amichevole tra Germania e Olanda giocata mercoledì scorso ad Amburgo,  sembra migliorare. Il cerotto, apposto sull’ematoma per tentare recuperare più velocemente dalla forte contusione, sta portando giovamento ma domani sarà la risonanza magnetica al quale verrà sottoposto l’arto a fare luce sulle reali condizioni della punta teutonica. La sua presenza con la Juventus è tutt'altro che impossibile.

48 ORE DI SPERANZA PER DIAS – Corre per tentare il recupero il colosso brasiliano che è pedina fondamentale nello scacchiere tattico di Reja. Questo pomeriggio Andrè Dias ha svolto lavoro differenziato e domani, insieme ai suoi compagni, si recherà in Paideia per controllare l’evoluzione della lesione muscolare al polpaccio destro. Ormai tutti conoscono la sua capacità di sopportazione del dolore, che gli ha permesso di giocare per settimane con un ginocchio malconcio, ma questa volta stringere i denti non basta. L’infortunio del pilastro difensivo non può essere sottovalutato, soprattutto in vista  delle prossime settimane ricche di impegni in Italia e in Europa che la Lazio dovrà sostenere. Nelle prossime 48 ore verrà presa una decisione in merito alla gara di sabato sera con la Juventus. Nel caso in cui Dias non ce la facesse, Reja potrebbe tornare a utilizzare Biava, che anche oggi si è regolarmente allenato con il resto del gruppo.

KOZAK LAVORA PER TORNARE IL PRIMA POSSIBILE - Libor Kozak, oltre al lavoro differenziato, ha svolto le cure specifiche per la leggera pubalgia che lo terrà lontano dal campo di gioco per almeno due settimane. Il giovane bomber ceco domani  continuerà a lavorare sotto la guida dei preparatori atletici laziali nella speranza di mettersi a disposizione di Reja per la gara che i suoi giocheranno contro il Novara il 5 dicembre. Proseguono le cure per Albano Bizzarri e Simone Del Nero.

PAROLA AL DOTT. BIANCHINI - Ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto il Coordinatore dello Staff Sanitario biancoceleste Bianchini che ha parlato della situazione attuale dei numerosi infortunati dell’infermeria laziale:” Partiamo dagli infortunati della partita di sabato: “Sculli ha avuto solo dei crampi e si allenato oggi quindi non ci sono problemi. Konko e Cisse hanno riportato delle contusioni dolorose. Gli accertamenti che faranno domani e l’evoluzione della sintomatologia dolorose ci permetteranno di capire se potrebbero avere problemi a giocare sabato. Se l’analisi strumentale ci dicesse che la contusione è andata oltre e ci fosse una lesione di qualche fibra muscolare il discorso si complicherebbe. Miro Klose migliora giorno dopo giorno, anche lui domani varrà sottoposto ad accertamento diagnostico. Tutto fa sperare di riuscire a recuperalo ma ad oggi è molto difficile saperlo. Dias sta uscendo da questa piccola lesione muscolare, ancora sente fastidio purtroppo e anche lui domani si sottoporrà al controllo medico. Anche per il brasiliano è difficile sbilanciarsi per sabato. Le cure le stiamo facendo e gli accertamenti ci saranno domani, dobbiamo essere sicuri che il ritorno in campo non comporti un danno grave della salute fisica del giocatore. I tempi per la Juve iniziano a essere stretti, ci auguriamo di recuperalo ma è una decisione che andrà presa con molta attenzione per evitare ricadute evitabili”.

Fonte:Esse Laziali1900MCM Blogger.com

Esse Laziali1900MCM - Dal Napoli alla Juve passando per Dino Zoff: "Al San Paolo dalla Lazio mi aspettavo più convinzione... Con i bianconeri sarà importante, ma non fondamentale"


ROMA-Da Napoli-Lazio a Lazio-Juventus c’è un minimo comune denominatore. C’è infatti un ex giocatore, ex allenatore, ex presidente, che ha legato il suo nome indelebilmente a queste tre società entrandone di diritto nella storia e nel cuore dei rispettivi tifosi. Stiamo parlando ovviamente di Dino Zoff, vera e propria leggenda del calcio italiano e internazionale che, intervenuto in Esclusiva ai microfoni di Radiosei, ha analizzato questo passaggio della squadra biancoceleste dal pareggio del San Paolo alla supersfida tra le due prime della classe in programma sabato prossimo allo Stadio Olimpico contro la Juventus. A Napoli eroe della serata è stato Federico Marchetti, portiere anche lui, che con le sue prodezze ha permesso ai biancocelesti di mantenere la porta inviolata: «Un portiere che sta tornando quello che era e dopo qualche giornata così così adesso sta facendo ottime cose. Credo che abbia tutte le potenzialità per continuare». Negli ambienti biancocelesti c’è già chi lo paragona a un altro mostro sacro tra i pali come Angelo Peruzzi, ma per Zoff è ancora troppo presto per fare certe similitudini: «Credo che sia prematuro. Previsioni se ne possono fare ma prima di pensare a Peruzzi credo che Marchetti debba fare alcuni campionati, non quattro partite. Anche se le potenzialità ci sono in fondo ha fatto due tre partite e per arrivare a Peruzzi ci vogliono anni». A parte l’estremo difensore, tutta la Lazio in questo avvio di campionato ha dato prova di grande forza dimostrando anche una maggiore consapevolezza rispetto alla stagione scorsa, cosa che però non si è vista nella partita del San Paolo: «La squadra la ritengo da vertice assoluto e quindi da Napoli mi sarei aspettato qualche contropiede in più. Però d’altra parte c’è da considerare anche le assenze pesanti che hanno condizionato molto. Alla fine però il risultato è positivo e credo che l’ambiente sia rimasto contento. Era una partita pericolosa soprattutto per il Napoli perché veniva da una sconfitta in campionato e una in coppa, quindi per loro era basilare mettere qualche punto in classifica. La partita era comunque difficile». Adesso si deve subito ripartire per fare bene nel prossimo big-match contro la Juventus, altra partita dall’alto tasso di difficoltà: «Contro la Juve ci sarà bisogno di una grande Lazio. Credo che la squadra di Reja possa dare tanto anche se i bianconeri in questo momento stanno andando benissimo. Se la Lazio è convinta dei propri mezzi penso che possa dire la sua». Non si tratta comunque di una partita da dentro o fuori, perché ancora è presto per fare i primi bilanci e a prescindere dal risultato la Lazio ha già ampiamente dimostrato di poter recitare un ruolo da protagonista fino alla fine: «Non so se questa Lazio possa competere per lo scudetto. Bisogna vedere le condizioni della Juventus quali sono effettivamente visto che ora sta andando fortissimo, il Milan poi è una grande forza. La Lazio anche se non vincesse sabato credo che si debba mettere in testa che può giocarsi molto. Perlomeno è doveroso pensare di poter stare a lungo nelle prime posizioni». Una rosa forte e pronta per sostenere i numerosi impegni che si susseguiranno incessantemente nei prossimi mesi, talmente completa da rendere difficile trovare un suo punto debole: «Credo che sia completa la Lazio, forse manca un po’ di convinzione perché come ho già detto, a Napoli era difficile, però io credo che qualche contropiede, qualcosa di più, lo avrebbe potuto fare». Proprio per questo motivo non è giusto parlare di possibili acquisti nella prossima sessione di mercato, perché i biancocelesti stanno già apposto così: «Io non mi aspetto colpi di mercato, anche perché per migliorare la Lazio ci vorrebbero giocatori di grande talento che non sono sul mercato o che magari costano cifre iperboliche. La Lazio ha una rosa competitiva che deve essere convinta di poter far bene perché ha tutte le qualità per farlo». C’è un giocatore in particolare però, da cui dipende buona parte delle sorti di questa squadra e a cui lo Zoff allenatore difficilmente rinuncerebbe: «Certamente Klose, però bisogna salvaguardarlo. Speriamo…». Da Napoli a Roma, i destini di tre squadre passate di Dino Zoff quindi si incroceranno, e l’ex commissario tecnico degli azzurri non potrà tifare per una in particolare: «Tutte le squadre in cui sono stato le seguo con molto affetto, e sono tutte nel mio cuore. Perciò non sono tifoso di nessuno. Che vinca il migliore…».

Fonte: Esse Laziali1900MCM Blogger.com

Esse Laziali1900MCM - Lazio, la partenza somiglia alle stagioni tricolore


ROMA-E’ una specie di alchimia, un che di magico, impalpabile, affascinante. Il campionato assegna alla Lazio il ruolo della protagonista. Le riescono imprese che la sua tradizione non contemplava tra le cose realizzabili, come la vittoria in extremis nel derby e la serie di successi in trasferta, spesso in rimonta dopo il vantaggio dei padroni di casa. Stavolta, ha strappato un pareggio a Napoli che nel corso del secondo tempo era sembrato più volte sfuggirle di mano, sotto la crescente pressione degli azzurri, che sfioravano il vantaggio in molte occasioni e la difesa biancoceleste soffriva ripetutamente gli assalti. Certo, il Napoli ha anche segnato un gol regolare, annullato per un fuorigioco che non c’era. Beh, a Brocchi capitò la stessa cosa, pochi mesi fa.
Pareggio…Alla fine, con triplice fischio dell’arbitro, è arrivato un punto d’oro, incorniciato negli ultimi secondi con la parata-capolavoro di Marchetti, a suggello di una prestazione perfetta. Mai come nell’anticipo del San Paolo la Lazio aveva dovuto scontare assenze importanti, da Dias a Klose. A un certo punto, con l’uscita di Hernanes, la Lazio era priva della sua spina dorsale: il difensore centrale, il centrocampista avanzato, la punta più forte. Su quell’asse, restavano in campo soltanto il portiere Marchetti e – davanti alla difesa – l’inesauribile Ledesma: i due titolari che, alla fine, sono risultati decisamente i migliori in campo. Proprio quelle assenze pesanti hanno influito nella prova non esaltante della squadra, capace nel primo tempo di proporsi in avanti in modo saltuario, ma costretta a difendersi per tutta la ripresa, sperando di tamponare gli attacchi del Napoli che il trascorrere dei minuti moltiplicava ma rendeva meno lucidi. Con una prova d’orgoglio che ha ribadito la grande tempra della squadra, la rinuncia per infortunio a titolari altrimenti inamovibili ha mostrato luci e ombre. Il forfait di Dias non ha condizionato la prova di Diakitè, sempre più autorevole e convincente anche senza il compagno più esperto e autorevole. In avanti, al contrario, Cisse non è apparso in grado di sostenere il peso del reparto orfano del suo pilastro. Probabilmente, il francese ha sofferto per quel colpo alla coscia subito nel primo tempo. Ma allora perché non chiedere (anzi, rifiutandolo) il cambio con Rocchi e resistere a ogni costo, fino all’ultimo, pur non essendo più in condizione di farlo? In un certo senso, fa piacere questa diffusa voglia di esserci. La stessa che s’è vista nella rabbia di Hernanes quando è stato richiamato in panchina. Ma sarebbe meglio che tutti – proprio tutti – accettassero le indicazioni di Reja e mettessero da parte ogni egoismo, soprattutto in un momento che vede la Lazio lassù in classifica, obbligata a non sbagliare un colpo e a tenere un passo da prima in classifica. Sabato prossimo all’Olimpico, Lazio-Juventus avrà un sapore particolarissimo. Lo scontro al vertice saprà di antico. Farà rivivere emozioni mai dimenticate degli anni d’oro firmati Lazio e coincidenti coi due scudetti della sua storia, quando le sfide decisive vennero vinte grazie ai gol di Chinaglia all’Olimpico e di Simeone a Torino. Altri tempi, certo. Ma come si fa a non pensare che, finora, questa stagione somiglia meravigliosamente a quelle, magiche e profumate, che trasformarono in realtà i sogni più belli.

Fonte: Esse Laziali1900MCM Blogger.com

Esse Laziali1900MCM - Reja, bastone e carota: 'Bene per la striscia positiva, ma dovevamo creare di più'


ROMA-E' un tecnico soddisfatto a metà, quello che si presenta ai microfoni di Lazio Style Radio nel consueto appuntamento del lunedì, dove ritorna brevemente sulla prestazione del San Paolo e su alcuni singoli in paritocolare: "Speravo in qualche ripartenza in più, ma non siamo stati bravi in fase difensiva nel rilanciare l'azione con continuità, soprattutto in considerazione degli spazi che ci hanno lasciato nel secondo tempo, dove loro sono venuti su attaccando le zone laterali e noi abbiamo tamponato bene. Per fortuna Marchetti ci ha messo del suo, volevamo continuare la nostra striscia positiva e l'abbiamo fatto, ma dovevamo creare qualche problema in più al Napoli". A proposito del portierone biancoceleste, Federico Marchetti ha mostraato uno stato di forma a dir poco nazionale, rendendosi protagonista assoluto del risultato finale: " Federico è stato prontissimo, non pensavo ce la facesse. Bene per la Lazio". Da un volto sorridente ad un rabberciato, come quello dell'attaccante francese Djbril Cissè, che in serata si era sfogato dalla critiche attraverso il suo profilo twitter. Reja usa parole di conforto: "Lui deve pazientare, perchè ha mezzi e qualità importanti. Gli spazi nel campionato italiano sono diversi, i difensori sono più attenti e tosti dal punto di vista fisico. A Cisse dico di non accettare le critiche e mi auguro che possa sbloccarsi al più presto". Meno prolisso su Lulic, che bacchetta per aver rallentato il rifornimento ai compagni in un paio di contropiedi potenzialmente decisivi: "Deve imparare a fare un tocco in meno e metterla in mezzi prima". Poche occasioni per la Lazio, in una gara che ha però evidenziato quanto, le seconde linee, abbiano saputo calarsi in una realtà fatta di emergenza e sacrificio: "Tutte le volte che chi gioca meno è stato chiamato in causa, ha dato il 100% mettendo in mostra esperienza e qualità". La vetrina napoletana inoltre, ha mostrato ancora una volta l'affetto dei tifosi partenopei per il loro ex-tecnico della storica tripla promozione. Attestati che spera di ricevere presto anche nella capitale: "Spero di fare il massimo anche qui a Roma e che un giorno possa vantare anche qui lo stesso affetto che mi riservano a Napoli". La chiusura è dedicata alla prossima sfida interna contro la Juventus di Antonio Conte, che fin ora ha fattoa girare a mille i propri ragazzi, imbattutto dall'inizio del torneo:" Conte ha portato buona personalità e ha messo vicino giocatori importanti, dando un'anima alla squadra. Esprimono un gioco ad altissima intensità e non avere l'impegno di coppa li aiuta in questo senso, potendo lavorare tranquillamente per tutta la settimana."

Fonte: Esse Laziali1900MCM Blogger.com