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lunedì 21 novembre 2011

Esse Laziali1900MCM - Dal Napoli alla Juve passando per Dino Zoff: "Al San Paolo dalla Lazio mi aspettavo più convinzione... Con i bianconeri sarà importante, ma non fondamentale"


ROMA-Da Napoli-Lazio a Lazio-Juventus c’è un minimo comune denominatore. C’è infatti un ex giocatore, ex allenatore, ex presidente, che ha legato il suo nome indelebilmente a queste tre società entrandone di diritto nella storia e nel cuore dei rispettivi tifosi. Stiamo parlando ovviamente di Dino Zoff, vera e propria leggenda del calcio italiano e internazionale che, intervenuto in Esclusiva ai microfoni di Radiosei, ha analizzato questo passaggio della squadra biancoceleste dal pareggio del San Paolo alla supersfida tra le due prime della classe in programma sabato prossimo allo Stadio Olimpico contro la Juventus. A Napoli eroe della serata è stato Federico Marchetti, portiere anche lui, che con le sue prodezze ha permesso ai biancocelesti di mantenere la porta inviolata: «Un portiere che sta tornando quello che era e dopo qualche giornata così così adesso sta facendo ottime cose. Credo che abbia tutte le potenzialità per continuare». Negli ambienti biancocelesti c’è già chi lo paragona a un altro mostro sacro tra i pali come Angelo Peruzzi, ma per Zoff è ancora troppo presto per fare certe similitudini: «Credo che sia prematuro. Previsioni se ne possono fare ma prima di pensare a Peruzzi credo che Marchetti debba fare alcuni campionati, non quattro partite. Anche se le potenzialità ci sono in fondo ha fatto due tre partite e per arrivare a Peruzzi ci vogliono anni». A parte l’estremo difensore, tutta la Lazio in questo avvio di campionato ha dato prova di grande forza dimostrando anche una maggiore consapevolezza rispetto alla stagione scorsa, cosa che però non si è vista nella partita del San Paolo: «La squadra la ritengo da vertice assoluto e quindi da Napoli mi sarei aspettato qualche contropiede in più. Però d’altra parte c’è da considerare anche le assenze pesanti che hanno condizionato molto. Alla fine però il risultato è positivo e credo che l’ambiente sia rimasto contento. Era una partita pericolosa soprattutto per il Napoli perché veniva da una sconfitta in campionato e una in coppa, quindi per loro era basilare mettere qualche punto in classifica. La partita era comunque difficile». Adesso si deve subito ripartire per fare bene nel prossimo big-match contro la Juventus, altra partita dall’alto tasso di difficoltà: «Contro la Juve ci sarà bisogno di una grande Lazio. Credo che la squadra di Reja possa dare tanto anche se i bianconeri in questo momento stanno andando benissimo. Se la Lazio è convinta dei propri mezzi penso che possa dire la sua». Non si tratta comunque di una partita da dentro o fuori, perché ancora è presto per fare i primi bilanci e a prescindere dal risultato la Lazio ha già ampiamente dimostrato di poter recitare un ruolo da protagonista fino alla fine: «Non so se questa Lazio possa competere per lo scudetto. Bisogna vedere le condizioni della Juventus quali sono effettivamente visto che ora sta andando fortissimo, il Milan poi è una grande forza. La Lazio anche se non vincesse sabato credo che si debba mettere in testa che può giocarsi molto. Perlomeno è doveroso pensare di poter stare a lungo nelle prime posizioni». Una rosa forte e pronta per sostenere i numerosi impegni che si susseguiranno incessantemente nei prossimi mesi, talmente completa da rendere difficile trovare un suo punto debole: «Credo che sia completa la Lazio, forse manca un po’ di convinzione perché come ho già detto, a Napoli era difficile, però io credo che qualche contropiede, qualcosa di più, lo avrebbe potuto fare». Proprio per questo motivo non è giusto parlare di possibili acquisti nella prossima sessione di mercato, perché i biancocelesti stanno già apposto così: «Io non mi aspetto colpi di mercato, anche perché per migliorare la Lazio ci vorrebbero giocatori di grande talento che non sono sul mercato o che magari costano cifre iperboliche. La Lazio ha una rosa competitiva che deve essere convinta di poter far bene perché ha tutte le qualità per farlo». C’è un giocatore in particolare però, da cui dipende buona parte delle sorti di questa squadra e a cui lo Zoff allenatore difficilmente rinuncerebbe: «Certamente Klose, però bisogna salvaguardarlo. Speriamo…». Da Napoli a Roma, i destini di tre squadre passate di Dino Zoff quindi si incroceranno, e l’ex commissario tecnico degli azzurri non potrà tifare per una in particolare: «Tutte le squadre in cui sono stato le seguo con molto affetto, e sono tutte nel mio cuore. Perciò non sono tifoso di nessuno. Che vinca il migliore…».

Fonte: Esse Laziali1900MCM Blogger.com

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